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Tratto da: https://www.diocesi.torino.it/

La comunità poirinese celebra, domenica 27 settembre 2020, il 41° anniversario della morte del venerabile Silvio Dissegna, suo concittadino, che un terribile cancro osseo ha portato via all’età di 12 anni. Da quasi un anno le spoglie mortali di Silvio riposano nella chiesa parrocchiale di S. Maria Maggiore in Poirino ed ogni giorno c’è chi si ferma davanti alla sua tomba per una preghiera, per scrivere un pensiero o per invocare la sua intercessione e ottenere una grazia dal Signore. E gli «amici» di Silvio in questi anni sono diventati tantissimi e Silvio è conosciuto e amato anche in moltissimi paesi del mondo, poiché la sua storia ha dell’incredibile.

Abbiamo iniziato il mese di settembre, in cui cade la festa del Venerabile Silvio; giorno della sua nascita al cielo, avvenuta il 24 settembre. Ci prepariamo alla festa con alcuni scritti, che ci aiutano a conoscere, incontrare e pregare Silvio.

Silvio Dissegna nasce il 1° luglio 1967 a Moncalieri (TO).

I genitori si impegnano subito a dargli una educazione veramente cristiana.

Ha pochissimi anni, quando già fa tutto per far piacere e rendersi utile ai suoi cari ed agli amici con cui gioca. Qualche volta, non ci riesce e ne soffre assai non tanto per sé, ma per gli altri che vuole far contenti.

E' uscito il nuovo bollettino di Silvio! Agli abbonati arriverà per posta oppure si può scaricare e leggere, con i numeri precedenti, nella sezione "Pubblicazioni" cliccando, nel sito, in alto a destra oppure qui di seguito:

Bollettino Luglio 2020

Tanti auguri di buon Compleanno, Silvio!
Tu ragazzo, amante della vita, della bellezza della creazione, cresciuto nella Fede, sofferta e profonda. Ti sei "fatto amico" di Gesù e di Maria e la tua vita anche se breve è diventata bella e vittoriosa! Accompagnaci, Silvio con la tua intercessione, aiutaci a crescere nella Fede e prega per chi è stanco, piegato, confuso e senza gusto per la vita. Accompagna i giovani, i ragazzi i bambini a crescere nel dono e nella Fede con l'amico Gesù!
Ancora: tanti auguri!

Ieri pomeriggio, dopo due mesi di “clausura”, siamo andati in chiesa a Poirino, per una preghiera sulla tomba del Venerabile Silvio e abbiamo affidato alla sua preghiera e intercessione tutti i suoi amici, i sui devoti e tutti coloro che lo invocano. Gli abbiamo anche affidato questo tempo di pandemia, perché ci sia risparmiato ogni malattia, i malati siano guariti e i morti possano godere la pace dell’abbraccio di Dio padre! In questo mese dedicato alla Vergine Maria, preghiamola e invochiamola, come ha fatto e insieme a Silvio. Egli, ci ricorda: “Reciterò ogni giorno il Rosario intero alla Madonna. A Giacinta e Francesco la Madonna ha promesso che li portava in Paradiso; a me non ha promesso nulla. La sento però tanto vicina”

 

"Sono giunto in cima con Gesù…ma dopo ci sarà la risurrezione”

 

Con queste parole del Venerabile Silvio, ci auguriamo una Buona Pasqua, nel Signore Risorto! Ci auguriamo anche noi, di essere arrivati in cima, a questo momento di malattia virale e di ogni virus contro la solidarietà, la fraternità e ogni egoismo. Ci sostenga con la sua preghiera e con la sua intercessione il Venerabile Silvio e ci faccia gustare la bellezza dell’incontro con il Signore Risorto!

Riportiamo questa meditazione di don Domenico Cravero, parroco di Poirino, in questi giorni in cui siamo invitati a restare a casa a causa del coronavirus e a fare della nostra casa la Chiesa dove vivere rapporti d’affetto e la preghiera quotidiana. Un piccolo stimolo a invocare l’intercessione e la preghiera del Venerabile Silvio. In comunione verso la Pasqua del Signore!

 

In questi giorni così particolari vorrei lasciarvi un pensiero semplice e spontaneo. Lo raccolgo attorno a una preghiera del nostro Silvio Dissegna: “Signore Gesù io soffro come quando tu trasportavi la croce ed eri picchiato. Io sono qui nel mio letto con tanto male; le mie sofferenze le unisco alle tue. Stammi vicino, o Gesù” (estate 1979). Questa testimonianza di grande coraggio mi fa pensare a due cose. Innanzitutto al dolore di tante persone delle diverse età colpite dal virus, bloccate nella respirazione che è la prima necessità vitale. Penso poi al dovere di fare tutto il possibile per evitare la contaminazione e non trasmetterla agli altri.

Mentre negli ospedali si combatte in prima linea questa calamità, vediamo giorno dopo giorno il risveglio dell'Italia. C’è disponibilità alla solidarietà e voglia di dare una mano. S’inventano forme di creatività e ingegno, si trovano occasioni per non lasciar prevalere la paura e il disorientamento.

La situazione dell'epidemia è grave ma il nostra paese dà prova di sé. Non ci rassegniamo.

In questo momento di smarrimento, non basta però convincerci che, insieme, ce la faremo, dobbiamo anche cogliere ciò che questa pandemia ci può insegnare. Ci accorgiamo delle cose che amiamo, quando esse non sono più disponibili. La solitudine forzata ci sta così insegnando il valore e la gioia di stare insieme, la distanza obbligata ci fa sentire tutto il valore delle nostre amicizie. Stiamo comprendendo le cose più semplici  ma che siamo portati a dimenticare e trascurare.

Da questa emergenza dovremo imparare a chiederci, coraggiosamente: “Come dobbiamo vivere?”. Alcune cose in questi giorni diventano più chiare. Sono quelle essenziali:

- stare vicini alle persone a cui vogliamo bene, vivere nel rispetto e nella solidarietà con tutte le persone che la vita ci offre. Stiamo scoprendo il valore di una stretta di mano e dei modi con cui scambiarci stime e affetto.
- mantenerci umili, senza arroganze o inutili polemiche. Non siamo onnipotenti. Abbiamo sottomesso la natura, conquistato i cieli, viaggiato tra gli astri, ma con virus e batteri siamo impotenti.

-  ricollegarci con la natura, orientarci a stili di vita sostenibili nei consumi, nell’alimentazione, nella gestione dei beni. Certi disagi derivano anche dalla rottura dell’equilibrio ecologico.

- Il cambiamento delle nostre abitudini comincia dalla cura. Prenderci cura degli altri e del mondo è ciò che ci rende umani.  Un male comune (il virus) ci può aiutare a capire quanto più potente possa essere il bene comune.

- Potremmo, infine mettere ordine nella nostra vita per scoprire e non trascurare ciò che è veramente importante.

Speriamo che le cose che stiamo imparando in questa emergenza non ce le dimentichiamo quando saremo tornati alla normalità.

Il senso di questa quaresima e della settimana santa, trascorse in modi così anomali, sta tutto nell’impegno che sapremo dare per creare legami schietti e profondi tra noi.

E' uscito il nuovo bollettino di Silvio! Agli abbonati arriverà per posta oppure si può scaricare e leggere in anteprima, con i numeri precedenti, nella sezione "Pubblicazioni" cliccando, nel sito, in alto a destra oppure, ancora più comodamente, qui di seguito:

Bollettino Marzo 2020